Informazioni sull'opera
ODE A OZIERI
NON è soltanto la città del burro
delle grandi ricchezze detentora.
Erano otto coli ben fioriti
tanto ricchi di boschi e di verdure!
Attorno al Cantareddu gorgogliante,
abitat da truci arcigni figli,
che l'odio atroce divorava in stragi
sempre arrossati di sangue fraterno.
Un vetusto primate che seguito
avea,dolente,la triste vicenda,
radunò i capi sotto l'qlta quercia
che dava l'ombra al Cantaro perenne.
Cessi l'odio, egli disse, la vendetta!
Bevete tutti dalla stesss acoppa.
E giuriam , stretti, la fraternità:
Bevettero concorsi,ijdi solenni
giuraron pace sotto l'alta pianta.
Vennero poi i fastigi della gloria
cantori eccelsi,grandi pensatori,
prelati,letterati, e il gran Barone;
con l'inno;incitator degli Angioini.
Venne pur la ricchezza sonfinata,
opera iva di gagliardi figli.
Ozieri è sempre la città del burro
con bella gioventù;mapur dètiene
alto pr mato di misera gente.
Se i nostri nadri si strinsero in patto,
perla felicità dei nostri figli
brindiam noi stringendo upatto nuovo
di fratellanza e d'unapace eterna.
Pattada 10/3/1956 Dottor Giuseppe Manca
Titolo | Ode a Ozieri |
Sezione | |
Autore | Autore Anonimo |
Nome | 1956-05 |
Anno | 1956 |
Argomento | |
Descrizione | |
Lingua | |
Editore | Premio Ozieri |
Contributore | Tecnoservice s.r.l. |
Tipo | |
Formato | |
Fonte | Premio Ozieri |
Relazione | Concorso Premio Ozieri 1956 |
Copertura | Logudoro, Sardegna Italia |
Diritti | Comune Ozieri, Premio Ozieri |
Analisi del Testo |