Il Premio Ozieri celebra la sua 65ma edizione
I vincitori del 2024 sono Antonello Isoni, Domenico Battaglia e Salvatore Murgia. Premiati anche l'economista Luigi Guiso, il Coro Ilune di Dorgali, l'educatore Lorenzo Braina e l'etnomusicologo Bustianu Pilosu.
L'appuntamento è sabato 23 novembre 2024, per continuare a dare forza a quel sogno di Tonino Ledda, ininterrotto dal 1956, a quella nevicata poetica che nessun cambiamento climatico potrà mai sciogliere. Prevista anche la diretta Youtube.
Si rinnova questo fine settimana al teatro civico "Oriana Fallaci" il grande appuntamento con la poesia della nostra terra. Sabato 23 novembre alle 16.30 (con diretta Youtube dalle 17) si terrà infatti la 65ma edizione del Premio Ozieri di letteratura sarda con la cerimonia di consegna de “su pannu” ai 9 autori sul podio delle tre sezioni in gara.
Come già annunciato (dai terzi ai primi), vincono questa edizione Andrea Columbano, Dante Erriu e “sa bonànima” di Salvatore Murgia (nella sezione “Antoni Cubeddu – Tra poesia e càntigu”), Giancarlo Secci, Giuseppe Tirotto e Domenico Battaglia (nella sezione “Tonino Ledda – Prosa”), Luca Meledina, Giovanni Piga e Antonello Isoni (nella sezione “Antoni Sanna – Poesia")
Ricco anche il cartellone degli ospiti speciali che daranno ulteriore lustro alla serata dando vita a un vero e proprio spettacolo culturale a 360 gradi: durante la cerimonia saranno infatti premiati anche l'economista Luigi Guiso, il Coro Ilune di Dorgali, l'educatore Lorenzo Braina e l'etnomusicologo Bustianu Pilosu che porteranno il loro saluto con un contributo relativo alla loro esperienza.
La cerimonia, alla presenza dei giurati Dino Manca (presidente) Anna Cristina Serra (vice), Cristiano Becciu, Antonio Canalis, Duilio Caocci, Clara Farina, Attilio Mastino, Riccardo Mura, Giambernardo Piroddi, Simone Pisano, Gabriele Tanda, Salvatore Tola, si svolgerà sotto la collaudata direzione artistica di Marco Fenudi (segretario dell’Aps Premio Ozieri) e con l’ineccepibile presentazione in sardo di Piersandro Pillonca.
Nato nel 1956 per iniziativa di Tonino Ledda (poeta e primo segretario, prima di consegnare questa grande eredità culturale ad Antonio Canalis), il Premio è oggi un grande album di famiglia della poesia in sardo e nelle altre lingue della Sardegna. Dentro questa raccolta di sogni, visioni ed esperienze troviamo personalità “de gabbale” quali Cicitu Masala, Nicola Tanda, Paolo Pillonca, il già citato Antoni Sanna (che con Massimo Pittau ed Enzo Espa stese le famose 11 regole ortografiche) e tante altre.
Per non parlare dei grandi poeti di questa nuova ondata come Foricu Seche, Benvenuto Lobina, Publio Dui, Giuanne Fiore, Predu Mura e Faustino Onnis, solo per citarne alcuni. Un vero e proprio album che ora è persino un archivio. «Un altro obiettivo fondamentale che è stato raggiunto – afferma infatti Vittorio Ledda, presidente dell’Aps Premio Ozieri - è la conclusione del lavoro di schedatura su progetto della dottoressa Floriana Me. Il lavoro è iniziato materialmente nel maggio di quest’anno dagli archivisti di prima fascia Mariangela Deidda e Stefano A. Tedde grazie ad un contributo statale».
«Questo – conclude Ledda - è stato ed è il Premio Ozieri che in questi anni non è “invecchiato”, ma è maturato, percorrendo strade a volte irte di ostacoli, accogliendo consigli e procedendo spedito, prefiggendosi sempre nuovi obiettivi che conta di raggiungere nel prossimo futuro».
L'appuntamento è quindi per sabato, per continuare a dare forza a quel sogno di Tonino Ledda ininterrotto dal 1956, a quella nevicata poetica che nessun cambiamento climatico potrà mai sciogliere.